Sonetti Mariani

                                                               La tradizione del Sonetto, dedicato alla Madonna in occasione delle feste triennali nei nostri paesi, è in uso da molti anni, come risulta anche dalla pubblicazione di Don Franco Baggiani (…Tra le varie abitudini ci fu anche quella di stampare dei piccoli manifesti per le feste triennali, contenenti uno o due sonetti. Si conosce esempio di questo almeno dal 1868).   
L'anno tra parentesi accanto ad alcuni titoli indica che il sonetto è stato pubblicato per la festa  della Madonna delle Grazie nella Parrocchia di S. Frediano, o della Madonna di Castello nella Parrocchia di S.Alessandro , in Vecchiano.



                                                                 A sera (2005)

A sera, quando la campana suona,
per dir che un altro giorno è terminato,
a chi si volge il nostro cuore grato?
Pensiamo a Te, o santa Madre buona.

    San Frediano, tra il colle e la campagna,
    tante case e le strade tutto intorno,
    lo sa che nella vita di ogni giorno
    la Madonna ci assiste e ci accompagna.

Nell’ora del dolore ci consoli
e per la gioia  noi ti ringraziamo;
sappiamo di non essere mai soli.

Tu ci sostieni e i nostri passi guidi
Madonna delle Grazie venerata
e insieme al Tuo Bambino ci sorridi.




Quante volte    (2006)
                                                                                                                               


Quante volte il pensiero di Maria
addolcisce il cammino faticoso
su per il colle, lungo questa via
e rende il nostro animo gioioso!

Qui c’è la tua dimora, Madre Santa,
tra pietra, erba e l’uliveto antico;
quassù la pace il nostro cuore incanta
e lo sguardo ritrova un luogo amico.

Su per il monte profumi e colori
d’umili piante, nate sulla roccia,
salde e tenaci come i nostri cuori

nei quali la preghiera sempre sboccia,
come un messaggio tenero e diletto,
certi del Tuo conforto e del Tuo affetto.






                                               Nel silenzio                                                                       
                                                                                                                                                                                                                                          Nel silenzio si leva la preghiera :
    voci diverse, tremule, argentine,
    in un unico coro senza fine
    nella luce dorata della sera.

          E  Tu, Maria, sopra le stelle splendi
        e vedi la nostra vita operosa,
         o santa Madre, grande e generosa
        lo sguardo dolce sopra noi sospendi.

Tu sola dentro i nostri cuori leggi,
conosci affanni, sogni e desideri
e con materno affetto ci proteggi

        ed alimenti in chi prega e crede,
        Madonna della Grazie sempre amata,
        la carità, la speranza e la fede.
                                                                                                                   29 Giugno  2007

 

          

                             Hanno freschi pensieri  (2008)

   Hanno freschi pensieri appena nati
e sguardi che accarezzano le nubi;
sorrisi come fiori ora sbocciati
e l’innocenza, che nessuno rubi.

Pensieri come un volo di aquiloni
colorati e leggeri vanno su :
Tu lassù li raccogli, Madonnina,
perché ci giochi il Tuo Bambin Gesù.

Piccoli passi vanno incontro alla vita
chi lo sa quali vie percorreranno:
guidali, Madre di bontà infinita.

E mani come farfalle a salutare,
o soave Madonna delle Grazie,
che nel tuo cuore ci farai abitare.




  Davanti all'immagine   

 Oro regale di ornata corona
Risplende sulla Tua serena fronte;
Mistica luce al tuo bel volto dona 
Come il sole che sorge all’orizzonte.

  Ma gli occhi tuoi ed il tuo bel sorriso 
Splendono più dell’oro e più del sole:
carezza il nostro sguardo il tuo bel viso,
e a noi Tu parli  senza dir parole. 

Il Bambino si posa con dolcezza
Sopra al seno materno, e la tua mano
Lo sorregge con tanta tenerezza
Anche noi, cara Madre, ci sentiamo
Vicini al cuore tuo, poiché tu ascolti
Tutti i pensieri che ti confidiamo.




    In Castello

Rosa Mistica, che da sempre al cuore
Sai dare gioia e consolare il pianto,
Ogni voce si unisce e un dolce canto
Si leva a Te, Madre del Redentore.

 
    E’ più vicino al cielo il tuo Castello,
    Dal quale contempliamo il tuo mistero:
    Per Te non c’è parola né pensiero
    Che sia per la tua gloria troppo bello.

 
Ascolta, o Vergine degna di lode,
Degli Angeli Regina in Paradiso,
Il nostro canto che lassù si ode.

 
    E infine, quando discendiamo il colle,
    Serbiamo nello sguardo il tuo bel viso,
    Come questo paese sempre volle.

                                     
   

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